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La crisi economica non è il crollo delle banche, lo spread a 450 o la benzina a 1,980.
La crisi economica è un uomo sulla quarantina con la faccia da buono, che alla cassa del supermercato si accorge di non arrivare alla cifra totale, e chiede alla cassiera di togliere qualcosa, ma non il gioco per suo figlio, perché, e lo dice con gli occhi bassi per la vergogna, “è l’unico che riceverà, quest’anno”.
La crisi economica è una cassiera con gli occhiali che ha qualche anno più di me, che guarda l’uomo e gli dice “se non si offende il giochino a suo figlio lo regalo io”, e che forse si pente dell’offerta quando la vergogna dell’uomo si trasforma in pianto.
La crisi economica è un uomo di trentun anni con la barba lunga che guarda la scena e si accorge, ancora una volta, di avere una vita molto fortunata.
Un commento
Alessandro
Ciao Pietro, seguo di tanto in tanto il tuo sito dai tempi di Symbian.
Mi sono permesso di tradurre in inglese e riadattare un po’ questo tuo ultimo post, e di pubblicarlo sul mio blog con i dovuti ringraziamenti.
Mi reputo molto fortunato in questa situazione e credo meriti di essere condiviso.
un saluto
Alessandro