Riflessioni di fine anno – The CitizenOfTheWorld Edition.
Da qualche anno a questa parte, in questi giorni, mi ritrovo a spulciare le cose che ho scritto durante il corso dell’anno per mettere giù qualche piccola riga riassuntiva e tirare le somme, in modo da sapere se il bilancio sia a favore o meno.
Anche quest’anno, fortunatamente, il bilancio è positivo. Il 2014 si chiuderà, tra poche ore, lasciandomi in tasca un guadagno incredibile. Non parlo di guadagno monetario, ovviamente. I soldi c’entrano davvero poco, con quello che ritengo importante. In quest’anno che sta per terminare sono accadute tante cose da ricordare, e per fortuna la maggior parte possono essere considerate belle cose. Innanzitutto, ma su questa cosa credo di avervi già annoiato parecchio negli ultimi mesi, ho ripreso a correre. Forse sarebbe meglio dire che ho iniziato a correre seriamente, ed ho percorso, correndo a piedi, circa 3100 chilometri, più o meno quindici volte la distanza che c’è tra Sassari e Cagliari, e nel mentre che correvo sono dimagrito e tornato ad una forma ottimale, ho perso 40 chili e, fondamentalmente, ho impostato la mia vita secondo un semplice pensiero: perchè non provare? Perseguire i nostri obiettivi, provare a fare le cose anche quando ci sembrano impossibili, forse è questo che ci rende uomini. Chi avrebbe mai scommesso un centesimo sul fatto che un uomo obeso di 33 anni sarebbe riuscito, dall’aprile al novembre dello stesso anno, a correre con un ritmo decente una mezza maratona? E a correrne due? Nemmeno io avrei puntato a mio favore. E’ vero, l’età è quella in cui un altro tizio famoso faceva i miracoli, ma visto che dopo non ha avuto vita facile, preferisco pensare di aver fatto tutto da solo.
Inoltre, quest’anno forse più che in tutti gli altri anni della mia vita, ho imparato ancora di più a guardare le cose con occhi diversi, a cambiare l’angolo di osservazione del mondo. Già il 2013 era stato, per me, un anno ricco di viaggi e di cose nuove, e pensavo sarebbe stato difficile per il 2014 arrivare ad eguagliare, o addirittura superare, l’anno precedente. E invece, con mia grande meraviglia, nei trecentosessantacinque giorni appena trascorsi, ho avuto la fortuna di girare per una piccola grande parte di mondo e incontrare tante belle persone. E ho avuto modo, da molte di esse, di imparare qualcosa. Ho speso oltre un terzo di quest’anno lontano da casa. A parte il sentire la mancanza delle persone che amo, che alcuni giorni è risultata più pesante di altri, non posso che essere felice delle esperienze che ho vissuto. Padova, Cagliari, Buggerru, Pula, Fonni, Venezia, Treviso, Tortolì, Carloforte, Copenaghen, Oslo, Ås, Ski, Vinterbro, Drøbak, Moss e tutti gli altri posti che ho visitato e in cui ho potuto scambiare due parole con qualcuno o anche soltanto fermarmi per scattare una foto o bere un caffè o qualsiasi cosa sia quella robaccia che vendono con quel nome, tutti quei posti hanno riempito la valigia delle cose da portarmi dietro e l’hanno resa bella pesante. Per ciascuno ho messo da parte almeno un bel ricordo, ed è ciò che conta e che rende superflui tutti i pensieri sulla solitudine (volontaria e mai troppo pesante) che mi ha spesso accompagnato durante le mie gite lontano da casa.
Il viaggiare da solo, il visitare posti di cui non so nulla, sedermi al bar accanto a persone che non conosco, parlare del più e del meno con un cassiere del supermercato mi ha confermato che gli unici confini che esistono tra le persone sono quelli che solo gli stupidi riescono a vedere. E credo fermamente che questo sia un buon insegnamento.
Se il 2015 dovesse riuscire a portare anche solo la metà delle belle sorprese del 2014 sarebbe da considerare un anno bellissimo. Me lo auguravo lo scorso anno, e lo auguravo a tutti voi, e non posso che essere felice di come i tanti episodi che ho vissuto mi abbiano potuto arricchire. Per ciò che mi sarà possibile, cercherò di metterci del mio per fare in modo che le cose vadano nel verso giusto, perché, alla fine, siamo i soli in grado di cambiare il nostro destino.
Buon nuovo anno a tutti voi, e alle persone che amate.