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Ås, Gennaio-Febbraio 2015
C’è un amore di cui non parliamo
Fatto di grida silenziose
E respiri sulle labbra dell’altro
E mani che si perdono
A contare le curve della schiena,
Quando profumi di paura e vergogna
E non sai più dire niente.
Se c’è un quarto soltanto di luna
Mi sembra di vederti,
Raggomitolata nella notte
Come una gatta che dorme,
Che lasci andare con lentezza
I respiri e i desideri
Mentre le dita ti cercano
E ti scoprono le spalle e il seno.
Non credo d’averti mai compresa.
D’ogni tuo capello,
Io non so che sentirne il profumo,
E null’altro.
Sei come la primavera che sta per arrivare,
Come le rondini.
Ogni tanto (se fuori c’è il sole)
Ti posso guardare più a lungo.
Sei fatta anche tu di acqua di mare.