Riflessioni di fine anno 2018: The Airplane Edition
Come ogni anno negli ultimi giorni di dicembre mi ritrovo a rielaborare quanto capitatomi nei dodici mesi che stanno per terminare. È curioso come il riassumere l’anno trascorso e riporre speranze e buoni propositi in quello che sta per arrivare sia tanto comune, come se esistesse davvero una soluzione di continuità nel tempo e tra il trentuno dicembre di un anno ed il primo gennaio dell’anno successivo sia presente un gradino da salire, o da scendere a seconda dei punti di vista, permettendoci di cambiare le cose. La realtà è che il tempo scorre sempre allo stesso modo e possiamo cambiare le cose – quelle che dipendono dalla nostre azioni ovviamente – solo se siamo noi a decidere di farlo. Per una buona parte dei trecentosessantacinque giorni che compongono un anno, poi, non succede nulla di importante. In alcuni di questi però possono capitare tante cose incredibili, se si è propensi a cercarle ed a riconoscerle, e sono quelle che segno nel mio quadernetto di appunti che, anche quest’anno, si è riempito d’inchiostro. Quando al termine dello scorso anno mi e vi auguravo di poter viaggiare e visitare nuovi posti, non immaginavo di certo che questo sarebbe significato, per me, avere l’opportunità di vedere nuovamente Londra, Padova, Bologna e Venezia, di visitare Bratislava, Vienna, Pisa, Firenze e la meravigliosa Napoli (una delle città più belle che abbia mai visto) e di correre le Maratone di Cagliari, New York (sì, è la più bella davvero, almeno per ora) e Reggio Emilia. Che nella maggior parte di questi casi abbia viaggiato per questioni lavorative e non per il semplice piacere di viaggiare poco importa, ed è inutile dire che in ognuna di queste città ho corso un po’ (in certi casi più di un po’), perché ormai non c’è un punto in cui non voglia lasciare una bandierina segnaposto nella mia mappa dei luoghi del mondo in cui ho fatto qualche chilometro di corsa. Ho visitato anche tanti angoli della nostra bella Sardegna, conosciuto molti allevatori appassionati da cui ho – ogni singola volta – imparato qualcosa, ho potuto vedere qualche nuovo posto e rivedere amici con cui è sempre bello trascorrere anche solo mezz’ora. Sono molto fortunato in questo, ed è una cosa che cerco di ricordare il più possibile, perché è grazie all’affetto degli amici e delle persone che ci amano che si possono fare quei cambiamenti che permettono alle nostre vite di essere migliori. È stato anche, soprattutto, un anno di matrimoni – no, non il mio e di A., ma non si mai, prima o poi… –di nuovi bambini e bambine che vedo troppo poco rispetto a quanto vorrei e di nuove amicizie, ed anche queste piccole grandi cose hanno contribuito non poco a rendere questo 2018 un anno con tante cose da annotare. Il 2019 che tra poche ore ci accoglierà dovrà darsi da fare non poco per essere all’altezza. Io, potete starne certi, ci metterò tutto l’impegno possibile.
Buon anno nuovo a tutti voi, che possa farvi terminare i fogli sul taccuino delle cose belle da annotare e, soprattutto, che vi regali l’amore che meritate.
2 commenti
lupoalberto12
Ormai tutto si basa su Facebook, i blog (quelli veri) sono pochi e pochi sono i segnali di attività che noi lettori lasciamo.
Eppure dovremmo essere grati se non si è inclini ai social.
Per questo, quale post è migliore di questo per lasciare un piccolo segno?
Anno di viaggi anche per me, un po’ per lavoro ma soprattutto per piacere.
Grazie per i complimenti per la mia città (Napoli), sempre bistrattata alle volte anche da noi ingrati cittadini.
Vi auguro un buon 2019!
Ciao!
Un vecchio frequentatore del Nokioteca Forum !
Chissà se passa di qui anche “JumpJack_”: un saluto anche qui!
p@sco
Grazie davvero, è sempre bello trovare qui qualche amico “dei vecchi tempi”!